lunedì 30 aprile 2012

La porta


Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l'abbiano in abbondanza».

Il tema del Vangelo di oggi è la ricerca, come descritta nel primo raggio da Ogni raggio ha sete di Luce. Questo brano si inserisce nei discorsi che Gesù fa a Gerusalemme, intorno al tema della luce. Ha appena guarito il cieco nato (con quel bellissimo intreccio di strade, di ricerca, da un lato il cieco - che non conosce Dio e dalle tenebre arriva alla luce - dall'altro i farisei - che dalla conoscenza di Dio rimangono nelle tenebre). Questa "ricerca", che è lo scopo del nostro movimento di volontariato francescano, oggi si concretizza nell'immagine della porta. Gesù è la porta attraverso la quale cercare Dio, ciascuno di noi deve avere l'umiltà di riconoscersi "pecore". In questo percorso di ricerca di Dio, questa umiltà porta a riconoscere l'autorità dei suoi "pastori", i vescovi e i sacerdoti. Qualsiasi altro percorso, per giungere a Dio, equivale a "scavalcare il recinto", e quindi essere un ladro o un brigante. Gesù si riferisce al rapporto fra i "pastori" dell'epoca (i farisei con cui è in dibattito dopo la guarigione del cieco), e i suoi pastori. Tutti quelli che sono venuti prima di Lui quindi sono briganti. Tutti quelli che sono venuti dopo di Lui, e non indicano Gesù come L'UNICO MEZZO PER GIUNGERE A DIO. In un'altra bella immagine di Giovanni, molto simile a questa, Gesù si definisce "la strada". Due immagini che ben rendono l'idea della ricerca, e della nostra sete di Dio...

Ti prego, mio Signore, in questo giorno aprimi il tuo recinto di gioia.

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