Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Questo brano del Vangelo di Marco ci descrive il senso della preghiera, secondo Ogni raggio lascia passare il calore del Sole. Nella nostra regola, pregare vuol dire anzitutto "conoscere", così come indicato dallo stesso Francesco nella parafrasi del Padre Nostro "FF 268 Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi". La prima cosa che fa la folla, prima ancora di pregare, è appunto "subito lo riconobbe", e solo in un secondo momento vi è la preghiera di guarigione. Anche nella nostra vita, quando preghiamo il Signore, dovremmo anzitutto guardarlo e riconoscerlo per quello che è.
Ti prego, mio Signore, in questo giorno lascia passare il calore del tuo Amore.
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