Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Questo brano di Matteo ci descrive il senso dell'umiltà, come illustrato da Ogni raggio era freddo, e come simboleggiato dal segno delle Ceneri. Il quinto raggio della nostra regola, che esprime il carisma dei raggi del Sole, si ispira alla Parola "dacci oggi il nostro pane quotidiano". Gesù ci insegna di pregare ogni giorno il Padre per il pane di quel giorno, esprimendo in questo senso la nostra piccolezza nei confronti di Dio (cioè che abbiamo continuamente bisogno di Lui), oltre al desiderare una vita sobria (chiedendo solo quello di cui abbimao bisogno per quel giorno). Tale atteggiamento presuppone una profonda umiltà, che si traduce, nella vita di tutti i giorni, nel non cercare necessariamente di apparire. In questo brano vengono presentate tre immagini di virtù, opposte a quelle degli ipòcriti. In fondo, la virtù è operare agli occhi di Dio (che vede nel segreto), l'ipocrisia è operare agli occhi degli uomini. Ciascuno di noi, con questa Parola, deve capire che ogni gesto non deve nascere per essere apprezzato dagli uomini, ma deve essere un gesto gradito a Dio.
Ti prego, mio Signore, donami l'umiltà per non essere un ipòcrita.
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