venerdì 16 dicembre 2011

Una testimonianza superiore


Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: 
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».

Questo brano di Giovanni esprime il senso della nostra vita


Il settimo raggio, la vita vissuta libarati al male, esprime alla fine il senso della nostra vita vissuta nella vera gioia. Una vita che è una testimonianza ancora maggiore delle parole (Giovanni il Battista), poiché le opere che vengono compiute dal Padre per mezzo dell'uomo, sono queste la vera testimonianza. L'ultimo raggio esprime il senso ultimo di questa vita, questa testimonianza che parte da Gesù, che si esprime nei suoi discepoli e in ciascuno di noi "anche chi crede in me ne farà di più grandi" (Gv 13,12). L'opera di Dio, in fondo, non è un irrangiuggibile e fantasmagorico miracolo, ma è "credere in colui che egli ha madato" (Gv 6,29).

Ti prego mio Signore di vivere ogni giorno della nostra vita con la forza del tuo amore

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