Dal Vangelo secondo Marco
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Questo brano di Marco ci suggerisce come accogliere il Signore
Il sesto raggio della nostra regola si ispira alla Parola "rimetti i nostri debiti". La mitezza del cuore nasce dal conforto di essere perdonati da Lui, se noi lo vogliamo, di tutte le nostre colpe. Con un cuore mite, si creano i presupposti per accogliere la sua Parola. Giovanni il nazireo ci invita a questo, a diminuire il nostro "io", preparare la sua via, raddrizzare i sentieri della nostra mente (che siccome siamo troppo elaborati, sono pieni di curve, mentre i bimbi nelle cose ci arrivano per linea retta...), convertendoci e (ovviamente) confessando i peccati. Accogliere Gesù Bambino che arriva è un atto di mitezza.
Ti prego mio Signore, di aiutarmi ad accoglierti a braccia aperte.
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