mercoledì 14 dicembre 2011

Ciò che avete visto e udito


Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 
Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 
In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Questo brano di Luca ci illustra i segni di Dio


Il settimo raggio della nostra regola ha per tema il senso della nostra vita, la certezza che a fianco di Gesù siamo liberati da ogni male. In fondo il cristiano è sereno, perché ha nel cuore questa certezza, che ci aiuta ad affrontare giorni difficili. I segni della liberazione contraddistinguono l'opera di Dio in maniera inequivocabile, molto più delle parole, al punto da essere una risposta di consolazione anche per Giovanni il Battista, che per Gesù aveva scommesso la sua missione di vita, e che adesso è assalito dai dubbi "umani" se la sua prigionia e la sua sofferenza hanno un senso.

Ti prego mio Signore di credere sempre nella tua parola che possa essere esempio per noi

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