martedì 4 marzo 2014

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Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
 
In continuità con gli scorsi giorni, anche oggi si parla del rapporto fra chi segue Cristo e i beni terreni. Anzi, Gesù oggi rincara la dose, ci invita a non ritenere nostra proprietà non solo i beni materiali (la casa e i campi), ma anche fratelli, sorelle genitori. Entrare con umiltà nei disegni di Dio, secondo il raggio Ogni raggio, il di più lo disperde, dona a ciascuno gli occhi per gustare al meglio il proprio presente.
Come ci dice anche Francesco (FF 28) Il Signore comanda nel Vangelo: “Attenzione, guardatevi da ogni malizia e avarizia”, e: “Guardatevi dalle preoccupazioni di questo mondo e dalle cure di questa vita”. Poiché non dobbiamo avere né attribuire alla pecunia e al denaro maggiore utilità che ai sassi. E il diavolo vuole accecare quelli che desiderano e li stimano più dei sassi. Badiamo, dunque, noi che abbiamo lasciato tutto, di non perdere, per si poca cosa, il Regno dei cieli.

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