domenica 23 marzo 2014

Se tu conoscessi

Dal Vangelo secondo Giovanni
 
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dice la donna -, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
 
Se tu conoscessi il dono di Dio... Queste parole oggi sono rivolte a me, che quasi con diffidenza mi accosto alla sua Parola. Se avessi una pallida idea della grandezza di Dio, non aspetterei una vita che non c'è. Se ognuno di noi conoscesse, quanto sarebbe diverso il mondo! Pregare, per noi vuol dire anzitutto conoscere, come Ogni raggio lascia passare il calore del Sole.
Santificare il nome di Dio, come dice Francesco, è anzitutto (FF 268) Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.

2 commenti:

  1. III Domenica di Quaresima
    Gesu' e la Samaritana ....
    oggi ci suggerisce questo : la gioia della donna che aveva avuto 5 mariti .... ma che nel pozzo fece l'unico incontro che cambio' la sua vita ... cioè incontra l'Uomo della sua vita ... dp aver parlato con lui lascia tt e Annunzia l'incontro con il Messia alle genti ..e tanti videro e credettero in lui....
    Cosa ci puo' far riflettere questo ? che se ognuno di noi attinge alla Parola (la Bibbia) ... la nostra vita cambia ,si trasfigura xkè dentro noi Siamo rinati ,abbiamo meditato e poi ci verra' spontaneo parlare di Dio !

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  2. Grazie Orazio, sei un tesoro grande...

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