giovedì 20 febbraio 2014

Rimproverò Pietro

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
 
Pensate che Gesù non ha preferenze, neanche se qualcuno eccelle nell'intuito! Finalmente si trova qualcuno che ci capisce qualcosa, uno che risponde esattamente, ma Cristo non si fa illusioni. Il limite dell'uomo riemerge, quando viene svelato il senso di questa gloria di Dio, che sta nella sofferenza e nel rifiuto degli uomini. Pietro non accetta la prova, come spesso anche noi stessi non accettiamo la prova. Nel settimo raggio cerchiamo di comprendere il confine fra la "tentazione" e la "prova", Ogni raggio sa che rinasce dopo la tempesta. Con le parole di santa Chiara possiamo dire (FF 2832) Il beato Francesco poi, costatando che, nonostante la debolezza e fragilità del nostro corpo, non avevamo indietreggiato davanti a nessuna penuria, povertà, fatica e tribolazione, né ignominia o disprezzo del mondo, che, anzi sull’esempio dei santi e dei suoi frati, tutto ciò stimavano sommo diletto, molto se ne rallegrò dal Signore.
 
Auguri a Mons. Nicolosi per i suoi 92 anni, il primo compleanno festeggiato in paradiso...

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