mercoledì 12 febbraio 2014

Neanche voi siete capaci di comprendere?

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
 E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
 
Quante volte, nella vita, preferiamo le tenebre alla luce. Siamo sordi, siamo come questa folla, che viene chiamata da Gesù, vera Luce. Ma noi non ci rendiamo conto che Ogni raggio non ha più fantasia del suo Sole, anzi, come i discepoli non riusciamo neanche a comprendere le sue parole. Ma Gesù ci sorprende. Ci ama nella nostra ignoranza e fragilità. Muore anche per me, che non lo capisco.

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