giovedì 13 febbraio 2014

Ai suoi piedi

Dal Vangelo secondo Marco

 In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
 
Che grande maestra di preghiera è questa donna straniera! Aveva tutti gli sfavori del pronostico, per essere esaudita da Gesù: non era di Israele, anzitutto. Poi era donna, per cui emarginata all'epoca. In più, Gesù sperava di rimanere in anonimato in quella casa, ma lei irrompe, infischiandosene. Viene per giunta insultata da Gesù, paragonata a un cane. Quante volte noi ci fermiamo alla forma, al perbenismo, alle buone maniere. O ci offendiamo quando non comprendiamo cosa vuole Gesù da noi. Ma lei lo adora. E' proprio vero che Ogni raggio si inchina alla fantasia del suo Sole

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