martedì 4 settembre 2012

Che vuoi da noi


Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

In continuità con il Vangelo di ieri, anche oggi il tema è Dio che vince sul male, come descritto nel settimo raggio da Ogni raggio non ha più fantasia del suo Sole. Oggi mi piace soffermarmi sull'aspetto che il maligno, quando parla, dimostra di conoscere bene la potenza di Gesù (rivelando verità di fede notevoli, come dire che Lui è il "santo di Dio"). Nella nostra vita sta a noi scegliere, come ci ricorda Francesco (FF 147) Mangia, infatti, dell’albero della scienza del bene colui che si appropria la sua volontà e si esalta per i beni che il Signore dice e opera in lui; e così, per suggestione del diavolo e per la trasgressione del comando, è diventato per lui il frutto della scienza del male. Bisogna perciò che ne sopporti la pena.

Ti prego, mio Signore, in questo giorno liberami dal male.

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