giovedì 5 aprile 2012

Li amò sino alla fine


Dal Vangelo secondo Giovanni
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Anche oggi, in questa settimana Santa, il tema di fondo è l'Amore di Dio, come descritto nel primo raggio della nostra regola da Ogni raggio è amato dal calore del Sole. Amò i suoi fino alla fine. Sapeva che lo avrebbero abbandonato, rinnegato e tradito, ma ad ognuno dà la possibilità di riparare ai propri limiti, ai propri errori. Questa in fondo è la grandezza dell'Amore di Dio, e la grandezza della sua misericordia... Lavare i piedi è uno dei gesti più umilianti, era nella tradizione dell'epoca un servizio svolto da uno schiavo per onorare la presenza di un ospite in un banchetto. Gesù, che è il Signore è l'invitato prediletto, si fa per noi servo e ci lava i piedi. L'anno scorso, in occasione della messa "in coena domini", ho provato per la prima volta in vita mia questa forte esperienza di sentirmi lavare i piedi dal Signore, e devo dire che ho vissuto i sentimenti di Pietro, il forte disagio di fronte all'assurdità (umana) di questo gesto. Ma andando oltre, e seguendo l'insegnamento dell'Amore, questo "disagio" ha lasciato spazio alla gratitudine, a un senso nascosto di una grande voglia di ricambiare questo Amore. Amare è l'unico modo per dire grazie all'Amore...

Ti prego, mio Signore, in questa Santa settimana donami l'Amore estremo di servire chi mi fa del male.

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