giovedì 19 aprile 2012

Chi viene dal cielo

Dal Vangelo secondo Giovanni
Chi viene dall'alto, è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui.

"Padre nostro che sei nei cieli": queste sono le parole che ispirano il 1° raggio della nostra regola, lo scopo della nostra vita insieme. Con il brano di oggi si chiude il dialogo fra Gesù e Nicodèmo che abbiamo avuto modo di gustarci in questi giorni. In questo brano sono presenti i due aspetti che contraddistinguono il nostro scopo: l'Amore di Dio, come descritto da Ogni raggio è amato dal calore del Sole ("il Padre ama il Figlio"); la ricerca di Dio ("Egli attesta ciò che ha visto e udito"). Questi aspetti sono magistralmente riassunti da san Francesco nella sua perifrasi al Padre Nostro, che ci è stata di grande aiuto spirituale nella meditazione di questa regola.

Francesco scrive: (FF 266-267) "Oh santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatore e salvatore nostro. Che sei nei cieli: negli angeli e nei santi, illuminandoli alla conoscenza, perché tu, Signore, sei luce; infiammandoli all’amore, perché tu, Signore, sei amore; ponendo
la tua dimora in loro, e riempiendoli di beatitudine, perché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene".

Ti prego, mio Signore, in questo giorno donami la gioia di gustare il tuo Amore spirituale.

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