mercoledì 14 marzo 2012

Senza che


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Il Vangelo di oggi ci illustra le "norme" che regolano l'appartenenza alla famiglia dei raggi, come descritto da Ogni raggio assapora il piacere del Sole. Far parte di questo Sole (che è Dio), e della sua famiglia, richiede da parte di ognuno di noi di riconoscere che Lui è il Re ("venga il tuo regno - 3° raggio). Ogni Re, all'interno del suo regno, promulga delle leggi, che vanno osservate (diceva Aristotele che lo scopo delle leggi non è "essere giuste", ma "essere osservate"). Tale legge accomuna i raggi del Sole, che ritengono "ovvio" osservare tali precetti (poi non è detto che siamo capaci di metterle in pratica, ma almeno ci proviamo...). Nella nostra vita dovremmo tenere chiara questa regalità di Dio, Lui è il nostro unico Re, e la sua legge è talmente perfetta che supererà lo spazio e il tempo ("il cielo e la terra"). Osservare la legge di Dio non è un obbligo, ma è la strada per giungere alla felicità.

Ti prego, mio Signore, in questo giorno donami la gioia di ascoltarti.

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