lunedì 19 marzo 2012

Non sapevate


Dal Vangelo secondo Luca 
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso.

Questo brano dell'infanzia ci descrive la ricerca di Dio, secondo Ogni raggio ha sete di Luce. Il nostro scopo, illustrato nel primo raggio della nostra regola, è l'adesione all'Amore di Dio, e quindi la ricerca di tale Amore. E' quello che (drammaticamente) hanno vissuto i genitori di Gesù: hanno vissuto, come noi, lo stare insieme con Lui, con la sua sapienza ("tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza") e con la sua umiltà ("stava loro sottomesso"); hanno vissuto la perdita, per un tempo determinato ("tre giorni", che rievocano i tre giorni del sepolcro), come noi nella nostra vita quando sentiamo la lontananza da Dio; ma Lui c'è sempre, disposto a insegnare e a condividere la sua sapienza, sta a noi cercarlo; alla fine ddella ricerca, con i nostri limiti umani, non si verifica un lieto fine ("essi non compresero"): vuol dire che nella nostra vita, la ricerca di Dio non è detto che porterà a ricevere risposte (sta a noi comprendere, Dio ci parla con la sua saggezza ma spesso noi non siamo pronti a "comprendere"), ma quanto meno il nostro sentimento di desiderio di Dio viene soddisfatto, sfamato, dissetato.

Ti prego, mio Signore, in questo giorno donami il desiderio di cercarti.

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