mercoledì 7 marzo 2012

Come il Figlio dell'uomo


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Il vangelo di oggi ci parla del nostro gruppo, come descritto da Ogni raggio fa parte di un Sole. Far parte di un Sole vuol dire essere nella famiglia di Gesù, secondo le regole che Lui ci ha lasciato con il Vangelo. Anche il suo gruppo di discepoli viveva momenti di litigi e incomprensioni, come del resto capita a tutti noi. In questo caso, due dei discepoli (tramite mamma loro) chiedono una sorta di "raccomandazione". Tutti gli altri ci rimangono male. Come gestire questa "battaglia"? Gesù, come sempre, ci dà l'esempio: anzitutto con umiltà ("non sta a me concederlo"), e con la dimostrazione concreta di questa umiltà ("Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire"). L'umiltà, specie da parte di chi guida, è la chiave per saper gestire i rapporti umani.

Ti prego, mio Signore, in questo giorno fammi amare con umiltà i miei fratelli.

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