Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Il Vangelo di oggi ci descrive il soggetto e l'oggetto del nostro Amore privilegiato, la divinità di Gesù, espressa da Ogni raggio è un miracolo. Nel primo raggio della nostra regola, che ha per tema lo scopo (l'adesione all'Amore di Dio e la sua ricerca), viene anche descritto questo Dio, come Padre (Ogni raggio nasce da un Sole), Spirito (Ogni raggio danza al suono del vento), e come Figlio, nella sua natura umana (Il raggio è fatto uomo) e divina. Oggi, Dio in persona, squarciando i cieli, ci dice che questo uomo, Gesù, è il Figlio suo, l'amato, sede del suo compiacimento! Un uomo che, pur conoscendo la sua potenza, si fa umile al punto da "farsi battezzare" nell'acqua.
Ti prego, mio Signore, fammi sentire in questo giorno di essere il tuo amato
Come detto dal grande Fra Stuono oggi a Messa, i Cieli squarciati sono quelli del nostro cuore, che davanti a un dono totale come quello di oggi, devono aprirsi agli altri. Allo stesso modo, qualche giorno fa', si squarciarono gli scrigni pieni di talenti dei re Magi, allo stesso modo, seguire Gesù, vuol dire squarciare noi stessi per aderire al suo Amore. z
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