Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».
Questo brano di Luca ci ricorda uno degli aspetti del servizio a Dio
Il servizio a Dio viene svolto nella totale gratuità. Non è solo non chiedere offerte quando si va a trovare i malati. Questo gesto di "rifiuto" dell'offerta serve soprattutto per stuzzicare chi abbiamo di fronte al tema della gratuità, del fare qualcosa senza necessariamente averne qualcosa in cambio. Questo concetto non è una teoria filosofica, ma è semplicemente la gratuità che ci è insegnata da Dio, che ci offre tutto in abbondanza. Per questo, quando noi ci mattiamo nella condizione di suoi servi, per ringraziarlo dei doni immensi che ci fa, non dobbiamo pretendere nulla in cambio, visto che siamo dei servi inutili, e questo è quello che è giusto che dobbiamo fare. Con la serenità e la certezza che questo buon Dio, come ci ha promesso, non ci farà mancare il suo Amore.
Ti prego, mio Signore, di donarmi in questo giorno l'umiltà di servirti senza nulla pretendere da Te.
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