Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Come il Vangelo di ieri, anche oggi si descrive il raggio
In questo tempo di attesa, la prima domenica ha per tema proprio questa peculiarità della preghiera. La veglia ha lo scopo di tenerci forti, soprattutto stando attenti al "sonno", che nelle scritture assume un ruolo simbolico importante: è di notte che il maligno semina la zizzania nel campo, è di notte che rientra lo sposo, è nel sonno che l'angelo parla a Giuseppe. Più in generale, il sonno è il luogo della debolezza dell'uomo, dove ha meno potere di controllo. Per questo è importante la veglia, per non farsi sorprendere quando la debolezza sopravviene.
Ti prego, mio Signore, in questo tempo di darmi la forza di aspettarti, perché non mi trovi addormentato.
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