sabato 10 maggio 2014

Questa parola è dura!

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Certo, fin quando Gesù parla per parabole, si comprende. Fin quando accontenta tutti con "giochi di prestigio" (che per Lui in fondo sono sempre segni per comunicare altro...). Ma quando risponde alle domande, e quando parla chiaramente, la gente scappa! Non succede solo a Lui... Ma la forza di Cristo sta nella sua onestà intellettuale: quando tutti scappano, ai suoi amici non dice tanto "rimanete, per favore", ma più duramente "volete andarvene pure voi"? Lascia a ognuno sempre la libertà di scegliere fra la vita e la morte, e quindi la propria etica. La risposta di Pietro non lascia spazio a dubbi. E' la risposta che ciascuno di noi dovrebbe fare propria, nei gesti di ogni giorno, quando sembra che il Signore ci lascia liberi di abbandonarlo... L'importante è sapere che Ogni raggio sa che rinasce dopo la tempesta.

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