sabato 26 aprile 2014

E li rimproverò

Dal Vangelo secondo Marco
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».
 
Tra i diversi racconti delle apparizioni di Gesù, il vangelo di Marco per la sua essenzialità ci riporta al nocciolo della questione: la didattica del Signore con gli uomini. Ogni Sole ha bisogno di ogni raggio, Dio per manifestarsi al mondo ha bisogno degli uomini. Ma sa anche che questo messaggio, questa fede apostolica, è talmente "nuova" che non verranno creduti. Per cui fa vivere già agli apostoli questa incredulità. Era diverso se gli apostoli lo avessero visto risorgere, o si fosse presentato per primo a loro. Invece Dio scegli sempre chi vuole, fossero anche i più piccoli, gli emarginati. E lo fa ancora oggi. L'autorità, la Chiesa, Pietro e gli apostoli, dovrebbero sempre saper discernere, prima di venire da Cristo "rimproverati per loro incredulità".

Nessun commento:

Posta un commento