sabato 8 marzo 2014

I farisei e i loro scribi mormoravano

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
 
Il vangelo di oggi ha per tema il perdono, e la gioia di Dio quando una pecorella smarrita torna al suo gregge. La pecorella di oggi è un funzionario di Equitalia, il che ci dà chiara l'idea di quanto Gesù sia un vero innovatore, un vero controcorrente. Quindi quasi a dispetto delle "buone maniere", dei farisei del tempo, Cristo ci invita a vivere Ogni raggio si può riscaldare, anche se freddo.
Come diceva s. Francesco d'Assisi (FF 272) E rimetti a noi i nostri debiti: per la tua ineffabile misericordia, per la potenza della passione del tuo Figlio diletto, e per i meriti e l’intercessione della beatissima Vergine e di tutti i tuoi eletti.

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