mercoledì 12 marzo 2014

Come Giona

Dal Vangelo secondo Luca
 
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
 
Il vangelo di oggi ci invita all'umiltà, imparando dall'umiltà di Dio. Infatti questo suo operare nel silenzio, nella piccolezza, senza spettacolarità, ci ricorda che Ogni raggio era freddo. Spesso sono le periferie lontane che accolgono con facilità questo messaggio, sono i pagani di Nìnive o la regina del Sud, sono i carcerati e i barboni piuttosto che i parrocchiani che tutti i giorni vanno a messa.
Anche Francesco ci invita all'attesa (FF 177) Dove è pazienza, è umiltà, ivi non è ira, né turbamento.

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