martedì 18 febbraio 2014

Non comprendete ancora?

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».
 
Come negli scorsi giorni, il cuore del vangelo di oggi è la relazione con Dio. E' molto bello che il Signore, nonostante i nostri limiti, continua a scommettere sull'uomo. E' quello che ha fatto con i dodici apostoli, che non comprendevano la grandezza dei segni. E' quello che continua a succedere a noi. Con i nostri limiti, ma uniti nella regalità di Cristo, così come Ogni raggio insegue sconosciute traiettorie, allo stesso modo siamo chiamati ogni giorno a vivere la relazione tra di noi, nel suo nome. Ci chiama ad amare i ministri di Dio, anche nei loro limiti, come ci insegnava Francesco (FF 112) Poi il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della Santa Chiesa Romana, a motivo del loro ordine, che anche se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro. E se io avessi tanta sapienza, quanta ne ebbe Salomone, e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie in cui dimorano, non voglio predicare contro la loro volontà.

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