giovedì 14 febbraio 2013

Altri settantadue


Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.

Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.

In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Il vangelo della missione ci ricorda la nostra missione di vita, descritta da Ogni raggio scalda delle foglie che poi diventano farfalle. Gesù ci illustra bene tutto quello che dobbiamo fare per Lui: essere umili e pieni di fiducia in Dio (senza calcolare tanto, tanto per fare il bene ci pensa Lui), fiducia negli uomini (che ci ospitano), e poi ciò che è il servizio: anzitutto annuncio di conversione, scacciare il male attraverso il sorriso, guarire i malati con una parola di speranza. Diceva Francesco
FF 32 E con fiducia l’uno manifesti all’altro la propria necessità, perché l’altro gli trovi le cose necessarie e gliele dia. E ciascuno ami e nutra il suo fratello, come la madre ama e nutre il proprio figlio, in tutte quelle cose in cui Dio gli darà grazia. E colui che non mangia non giudichi colui che mangia.

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