venerdì 7 settembre 2012

Ma verranno giorni


Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».

Il vangelo di oggi descrive il senso della sofferenza cristiana, come illustrato nel settimo raggio da Ogni raggio sa che rinasce dopo la tempesta. Il senso della penitenza, del digiuno, della "tristezza" lontani da Lui. Come diceva Francesco (FF 155) Guardiamo con attenzione, fratelli tutti, il buon pastore per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce. Le pecore del Signore l’hanno seguito nella tribolazione e persecuzione, nell’ignominio e nella fame, nelle infermità e nella tentazione e in altre simili cose; e ne hanno ricevuto in cambio dal Signore la vita eterna. Perciò è grande vergogna per noi, servi di Dio, che i santi abbiano compiuto queste opere e noi vogliamo ricevere gloria e onore col semplice raccontarle!

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