domenica 9 settembre 2012

Lo prese in disparte


Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Il Vangelo di oggi esprime il senso della guarigione, descritto nel settimo raggio da Ogni raggio è un arcobaleno, dopo la tempesta. Gesù, per guarirci dai nostri limiti e dalle nostre emarginazioni, ci prende "in disparte" e ci dona anzitutto la dignità di uomini... La grande liberazione da ogni male (quando preghiamo "liberaci dal male") è in fondo CREDERE, come ci suggerisce san Francesco d'Assisi (FF143) Per cui lo Spirito del Signore, che abita nei suoi fedeli, è lui che riceve il santissimo corpo e il sangue del Signore. Tutti gli altri, che non partecipano dello stesso Spirito e presumono ricevere il santissimo corpo e il sangue del Signore, mangiano e bevono la loro condanna. Perciò, Figli degli uomini, fino a quando sarete duri di cuore? Perchè non conoscete la verità e non credete nel Figlio di Dio?

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