giovedì 30 agosto 2012

Vegliate


Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

Questo brano di Matteo ci descrive il senso della preghiera, come illustrato nel secondo raggio da Ogni raggio veglia, che sia sereno, che sia bufera. Uno degli aspetti della preghiera è "la veglia", di cui splendido esempio è Maria. Pregare costantemente, ogni giorno, anche se a pezzi, anche se pieni di limiti, ci aiuta sicuramente a stare vigili e attenti. Come diceva Chiara, che della veglia ha fatto la sua umile missione, (FF 2916) Sii sempre attenta e vigile nella preghiera. Porta alla sua consumazione il bene che hai incominciato, e adempi il mistero che hai abbracciato in santa povertà e in umiltà sincera.

Ti prego, mio Signore, insegnami in questo giorno a vegliare da sveglio.

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