sabato 21 aprile 2012

Era ormai buio

Dal Vangelo secondo Giovanni
Venuta la sera, i suoi discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Il brano di oggi ci descrive come fondare la nostra umiltà nei confronti di Dio, un po' come approfondito nel 5° raggio da Ogni raggio si fida del suo Sole. Dio in continuazione ci dice "non temere!" Credere nella potenza del Signore, vuol dire soprattutto fidarsi di Lui. Il maligno, quando si insinua con la menzogna, cerca sempre di scoraggiarci. Per questo Francesco dice: (FF 177) "Dove è il timore del Signore a custodire la sua casa, ivi il nemico non può trovare via d’entrata". Il timore va orientato solo nei confronti del Signore, e tale timore si tramuta in grande potenza verso tutto ciò che è fuori da Lui. Il buio in cui si trovano i discepoli è il buio della nostra anima, è il buio della lontananza da Dio, quando non riusciamo più a vederlo, quando non vediamo l'altra riva, quando non capiamo nulla di tutto quello che ci circonda. Nel buio della nostra coscienza, capita spesso di trovare il mare in tempesta, il vento forte. All'inizio proviamo a risolverla da soli (a "remare per quattro miglia"), ma questo non basta. Siamo piccoli, e riconoscere questo vuol dire avere grande umiltà. Quando riponiamo le nostre speranze solo su noi stessi, Dio ci fa paura! Quando la nostra vita è solo materia, questo Dio fuori dalle regole ci sconvolge! La materia non può capire come Gesù cammina sul mare, e dove l'uomo non capisce, subentra la paura! Ma quando decidiamo di "accogliere sulla nostra barca" il Signore, allora "subito" tocchiamo la riva, e i nostri progetti diventano concreti.

Ti prego, mio Signore, in questo giorno donami l'umiltà di accoglierti nella mia barca.

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